Buscetta: se lei racconterà tutto questo (riferendosi a quello che poi sarà alla base del megaprocesso) , o ci prenderanno per pazzi, o ci uccideranno.
Falcone: Non importa cosa faranno, di noi: nostro dovere è lavorare, se ci uccideranno importa solo che altri giudici continuino il nostro lavoro.
Inoltre ha concluso il suo discorso dicendo: "Io, nella vita, ho come ideali due amici che ho perso che strada...Falcone e Borsellino......Grazie." (Scroscio di applausi commossi durato 3 minuti)
Penso che la straordinarietà di questi uomini, consista non nel loro "coraggio", ma nella loro infinita dedizione al lavoro: in che senso? Probabilmente, se Falcone e Borsellino fossero stati spazzini, le strade a loro assegnate sarebbero state più pulite (non so se ho reso l'idea).
Un secondo spunto che la mia mente bacata ha concepito, è:
al di là che può essere ogni convinzione personale (come una religione, un ideologia, ecc ecc). esiste dentro di noi una forza comune a tutti, una energia da risvegliare, un qualcosa che possa farci superare addirittura la paura della morte, che sia un patrimonio comune a tutti? una sorta di senso civico potenziato, un cuore pulsante di giustizia? qualcosa che riesca a farci andare oltre l'egoismo personale, familiare o di fazione, per farci lavorare INSIEME per il "bene" ?
Concludo con un ringraziamento agli interessati.
